L’equilibrio
l’importanza dell’allenamento nella prevenzione del rischio cadute
Un essere vivente è in equilibrio quando la linea di gravità cade all’interno della base d’appoggio.
La capacità degli esseri viventi di fare ciò, viene definita controllo posturale. Nello specifico, il controllo posturale serve ad evitare possibili cadute durante il mantenimento di una qualsiasi posizione, lo svolgimento di movimenti volontari o in reazione ad una perturbazione esterna, come ad esempio una spinta.
Il controllo posturale funziona in maniera estremamente complessa ed è il risultato dell’interazione tra numerosi processi del nostro corpo:
- Sensoriali (sistema vestibolare, visivo e somatosensoriale)
- Motori (sistema muscolo-scheletrico)
- Cognitivi (processi cerebrali).
Tra i fattori che possono influenzare positivamente o negativamente la nostra capacità di controllo posturale alcuni sono esterni come il gesto che stiamo compiendo e l’ambiente circostante. Tra i fattori interni al nostro corpo, abbiamo invece: età, fatica, forza muscolare, dolore, allenamento, infortuni muscolo-scheletrici correnti e passati, problematiche vestibolari, visive, psichiatriche, neurologiche, cognitive e stati emotivi forti (ansia e paura).
Per quanto riguarda in particolare il fattore “età”, la letteratura riporta che, circa 1 persona su 3 di età maggiore di 65 anni cade almeno una volta all’anno. Di queste, il 10-20% circa subiscono infortuni gravi con conseguente ricovero ospedaliero e riduzione/perdita permanente della propria autonomia; questo si traduce in un costo elevato sia per l’indipendenza della persona colpita che per le risorse del sistema sanitario.
Mantenendosi in attività e avendo cura della propria forma fisica, è possibile ridurre parzialmente il rischio caduta. Nei casi più particolari, programmi specifici di riallenamento all’equilibrio si sono dimostrati efficaci. Altre misure di prevenzione includono l’impiego di ausili e modifiche all’ambiente domestico.
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Articolo di Riccardo Pozzoli, fisioterapista