
Un viaggio condiviso nel dolore pelvico
Comprendere, nominare e affrontare una realtà più diffusa di quanto si pensi
Il dolore pelvico e i disturbi del pavimento pelvico rappresentano un tema ancora poco affrontato nel dibattito pubblico, nonostante interessino un numero significativo di persone. Spesso si tratta di un’esperienza vissuta nel silenzio: il pudore, la mancanza di informazioni e la difficoltà nel riconoscere i sintomi fanno sì che molte situazioni rimangano nascoste, prolungando disagi che avrebbero bisogno di maggiore attenzione.
Negli ultimi anni la comunità scientifica ha posto un interesse crescente su questo ambito, evidenziando l’importanza di una visione multidisciplinare che integri aspetti fisici, emotivi e sociali. Capire come funziona il pavimento pelvico, quali segnali meritano approfondimento e quali fattori di rischio possono incidere sul suo equilibrio rappresenta un primo passo fondamentale per orientarsi. Parlare apertamente di questi temi permette di superare tabù radicati e di riconoscere che molti sintomi non devono essere considerati “normali”.
È in questo contesto che si colloca la serata pubblica “Un viaggio condiviso nel dolore pelvico. Esperti e testimonianze.”, in programma giovedì 4 dicembre 2025, dalle 20:00 alle 22:00, presso il Centro Pronto Intervento, Via Franco Zorzi 1, Mendrisio. L’incontro riunirà diversi specialisti impegnati nello studio e nella gestione del dolore pelvico: il Dott. Giuseppe Peloni (EOC), la Dott.ssa Marta Bonollo (Centro Medico), il Dott. Stefano Negrini (Polimedica), la Dott.ssa Psicologa Giorgia Varallo (Ricercatrice Università di Modena, Reggio Emilia) e la fisioterapista Marinella Borghi (Kinesis Pelvic Center), che offriranno uno sguardo basato su esperienze cliniche e prospettive complementari.
Oltre agli interventi degli esperti, la serata darà spazio anche a testimonianze dirette di persone che hanno vissuto il dolore pelvico in prima persona. Le loro voci offriranno un punto di vista concreto e umano su un percorso spesso complesso, dando forma a vissuti che raramente trovano spazio nei contesti pubblici.
L’intento della serata non è proporre soluzioni terapeutiche, bensì offrire un momento di confronto e sensibilizzazione. Informarsi, poter nominare ciò che si vive e riconoscersi in altre esperienze è spesso il primo passo per affrontare con maggior consapevolezza un tema che merita attenzione, ascolto e rispetto.