Il trattamento fisioterapico dell’Axillary web syndrome: una proposta efficace da esplorare maggiormente

Il cancro al seno in Svizzera rappresenta il 32% dei tumori femminili, ed è responsabile del 18.3% di tutti i decessi per cancro nelle donne.

L’axillary web syndrome (AWS) è una condizione spesso sottovalutata che si presenta come complicazione dopo la chirurgia per tumore al seno. L’AWS è caratterizzata da dolore nella zona ascellare e lungo il braccio, diminuzione della mobilità dell’articolazione glenomerale (GO) e presenza di una o più «corde» di tessuto visibili o palpabili con l’abduzione dell’articolazione glenomerale, a livello dell’ascella, che si possono estendere medialmente al braccio fino al polso. La fisioterapia sembra essere un trattamento sicuro e consigliato nella gestione di questa sindrome, ma i provvedimenti più adeguanti non sono ancora stati identificati.

Gli studi presenti sul tema dell’axillary web syndrome riguardano un basso numero di casi o sono di qualità medio-bassa. Ma ci sono tre studi controllati che risalgono al novembre 2019:

  • Datar e colleghi (2019) hanno comparato lo stretching con il myofascial release (MFR), abbinati ad applicazione locale di calore, effettuati a giorni alterni, su 10 donne con AWS e movimenti della spalla limitati. Lo studio conclude che entrambi i trattamenti sono efficaci nel migliorare il dolore (VAS), la funzionalità dell’arto superiore (DASH) e la mobilità della spalla (ROM); ma rileva che il MFR ha portato a un miglioramento più significativo.
  • Il gruppo di studio di Ibrahim (2018) ha paragonato il myofascial release (MFR) profondo con l’applicazione di kinesiotape e con la combinazione dei due trattamenti su 60 donne con AWS tra i 40 e i 50 anni dopo 3 mesi dalla dissezione ascellare. Lo studio evidenzia che tutti i trattamenti sono efficaci nel ridurre il dolore (VAS) e lo spessore del cordone (valutazione ecografica, US), ma che la combinazione dei due agisce in modo più incisivo sulla disorganizzazione del cordone (US).
  • Cho e altri ricercatori (2016) hanno indagato l’effetto del drenaggio linfatico manuale (MLD) in aggiunta a fisioterapia «classica» (incentrata soprattutto su esercizi di stretching) su 41 donne con AWS dopo 4 settimane dal trattamento chirurgico e con un dolore >3 sulla scala NRS. Lo studio conclude che entrambi i gruppi sono migliorati in termini di funzionalità della spalla (forza e ROM), di dolore e di qualità di vita; ma che solo il gruppo di drenaggio linfatico manuale (MLD) non ha presentato edema al braccio.
  • La revisione di Koheler et al. (2019) raccomanda la fisioterapia (intesa come educazione al paziente, esercizio fisico attivo, «manipolazione del tessuto» gentile, bendaggi compressivi, MLD e mobilizzazione della spalla) come un trattamento sicuro ed efficace nel ridurre il dolore e migliorare la mobilità della spalla (ROM).

Una revisione sistematica della letteratura del 2015 conclude che la fisioterapia (intesa come esercizio terapeutico, terapia manuale e termoterapia) sembra essere sicura ed efficace per la riduzione dei sintomi a breve termine; ma che gli studi presenti sono di bassa qualità.

È importante sottolineare che non è ancora stato identificato un approccio alla prevenzione e al trattamento dell’AWS definitivo e più efficace, anche perché gli studi sono pochi, o su casi singoli o di bassa qualità. Sono quindi necessarie nuove evidenze di alta qualità per fare chiarezza su più aspetti della problematica. Emerge comunque l’importanza di proporre un trattamento più ampio possibile, con tecniche di mobilizzazione tissutale dolci, ma comprendente anche educazione alla problematica, esercizio terapeutico attivo e eventualmente MLD e bendaggi compressivi.

  • Cho, Y., Do, J., Jung, S., Kwon, O., & Jeon, J. Y. (2016). Effects of a physical therapy program combined with manual lymphatic drainage on shoulder function, quality of life, lymphedema incidence, and pain in breast cancer patients with axillary web syndrome following axillary dissection. Supportive Care in Cancer, 24(5), 2047–2057. https://doi.org/10.1007/s00520-015-3005-1;
  • Datar, Nirmiti. A., & Jagtap, Vaishali. (2019). Effect of Myofascial Release in Axillary Web Syndrome in Carcinoma of Breast. Indian Journal of Physiotherapy and Occupational Therapy – An International Journal, 13(2), 105. https://doi.org/10.5958/0973-5674.2019.00055.8;
  • Ibrahim, R. G. A. E. N., Khalaf, M. M. A., Elkerm, Y. M., & El Safwany, M. M. (2018). Effect of Direct Myofascial Release and Kinesio Tape on Axillary Web Syndrome. Journal of Medical Sciences, 18(1), 1–10. https://doi.org/10.3923/jms.2018.1.10;
  • Lega svizzera contro il cancro (2018). Il cancro in Svizzera in cifre
  • Koehler, L., Haddad, T., Hunter, D., & Tuttle, T. (2019). Axillary web syndrome following breast cancer surgery: Symptoms, complications, and management strategies. Breast Cancer: Targets and Therapy, Volume 11, 13–19. https://doi.org/10.2147/BCTT.S146635;
  • Piper, M., Guajardo, I., Denkler, K., & Sbitany, H. (2016). Axillary Web Syndrome: Current Understanding and New Directions for Treatment. Annals of Plastic Surgery, 76, S227–S231. https://doi.org/10.1097/SAP.0000000000000767;
  • Torres Lacomba, M., Mayoral del Moral, O., Coperias Zazo, J. L., Yuste Sánchez, M. J., Ferrandez, J.-C., & Zapico Goñi, Á. (2009). Axillary web syndrome after axillary dissection in breast cancer: a prospective study. Breast Cancer Research and Treatment, 117(3), 625–630. https://doi.org/10.1007/s10549-009-0371-8;
  • Yeung, W. M., McPhail, S. M., & Kuys, S. S. (2015). A systematic review of axillary web syndrome (AWS). Journal of Cancer Survivorship, 9(4), 576–598. https://doi.org/10.1007/s11764-015-0435-1.

Articolo di Anna Folli, fisioterapista