Patologie respiratorie

Conoscere per prevenire

Il naso è la porta d’ingresso delle vie respiratorie, il quale è collegato con l’orecchio dalla “tromba di Eustachio” e tramite la “faringe-trachea” è collegato ai polmoni.
Le secrezioni che si trovano nel naso-faringe con facilità possono risalire verso l’orecchio medio (otite) oppure possono andare verso i polmoni (bronchite).
Per prevenire queste problematiche è importante una buona igiene delle vie respiratorie superiori (naso).
Le vie respiratorie si differenziano inoltre se si parla di un soggetto adulto o se ci si riferisce a un bambino.
Le vie respiratorie di un neonato o di un bambino sono: più delicate, di un calibro minore, quindi sono più soggette ad ostruzione.

Naso, Bocca, Orecchie e Seni Nasali (o paranasali)

  •  I neonati respirano con il naso poiché la lingua è molto grossa.
  • I bambini hanno narici strette e quindi è più facile che si ostruiscano.
  •  Il naso permette di umidificare, riscaldare e tratte­nere impurità, è quindi fondamentale tenerlo pulito.
  • La tromba d’Eustachio è il collegamento fra naso e orecchio, nel bambino è orizzontale (corta e stret­ta), mentre con la crescita diventa più verticale (per questo i bambini hanno maggiormente otiti).
  • Sinusiti: non si presentano nel neonato, ma si pos­sono presentare nel corso dello sviluppo dei singoli seni nasali: abbiamo quattro seni nasali, etmoidale (presente alla nascita, ma che termina il suo svilup­po a 4-6 anni), mascellare (compare a 4-6 mesi e termina lo sviluppo a 4-6 anni), frontale (compare a 2 anni e termina lo sviluppo a 8-10 anni) e sfe­noidale (compare a 3-5 anni e termina lo sviluppo a 12-14 anni).
apparato respiratorio

Anatomia

Faringe

  • Tratto che si situa dietro la bocca e dietro al naso.
  •  Organo deputato al passaggio sia dell’aria che del cibo.
  • Tratto molto lasso nei neonati.

Laringe

  • Situata subito dopo la faringe, primo organo delle vie respiratorie inferiori. È la sede in cui si trovano le corde vocali.
  • La cavità laringea è situata dopo l’epiglottide, quindi è un organo che appartiene unicamente all’appara­to respiratorio.
  • Nel bambino è una struttura corta e lassa.
  • La tosse laringea ha un suono tipo “abbaiante”.
  • Pseudo croup o anche detto laringospasmo è una contrazione della muscolatura della laringe improv­visa per presenza di un’infiammazione (allergene).

Trachea

  • Organo che fa parte delle vie respiratorie inferiori.
  • La tosse proveniente dalla trachea ha la caratteristi­ca di un suono “metallico”.
  • Nei bambini la trachea è molto lassa e tende ad infiammarsi facilmente.

Bronchi

  • Derivanti dalla biforcazione della trachea.
  • Il bronco destro è più verticale e corto rispetto il sinistro (quindi il polmone destro è più soggetto ad infezioni rispetto al controlaterale).
  • La tosse proveniente dai bronchi prossimi alla tra­chea è simile ad un suono “metallico”.
  • La tosse dei bronchi più piccoli è di tipo sibilante.

Bronchioli

  • Fa parte delle ultime ramificazioni dell’albero bronchiale.
  • La tosse dei bronchioli è di tipo sibilante.

Alveoli Polmonari

  • Nei bambini sono più piccoli di dimensioni e hanno un minor numero.

Altre informazioni importanti da sapere

Nei neonati e nei bambini, le coste (o costole) sono più flessibili e orizzontali, con lo sviluppo si ossifica­no e diventano oblique.

  • Questa posizione orizzontale delle coste del bambino causa un appiattimento del diaframma e un aumento dell’angolo sterno-costale. Ciò a sua volta comporta un’azione meno efficace dei muscoli intercostali (i quali sono meno sviluppati e meno efficienti) e respiratori (dato il braccio di leva sfavorevole).
  • Inoltre il “diaframma piatto” ha un influenza impor­tante sulla riduzione dell’efficacia della barriera anti reflusso gastroesofageo (rischio maggiore di reflus­so gastroesofageo), questa complicanza è rilevabile anche durante alcuni trattamenti.
  • Il diaframma del bambino è anche più affaticabile data la presenza maggiore di fibre di tipo due e me­no di tipo uno.
  • Minor cartilagine nelle vie aeree (comprese trachea, laringe e bronchi) e minor elasticità del parenchima polmonare.
  • Le vie aeree del bambino possiedono minor mu­scolatura liscia, quindi meno sostegno, al contrario hanno una maggior aderenza e resistenza delle pa­reti delle vie aeree (con pressione inferiore si ha il crollo delle vie aeree), un diametro delle vie aeree minore, minori canali collaterali a livello alveolare (anche chiamati shunt) e una presenza minore di cellule mucipare e ghiandole mucose (produzione del muco).
  • Frequenza respiratoria e cardiaca più elevata.

Prevenzione primaria: Igiene delle vie respiratorie superiori

Segni e sintomi:

Tosse notturna? Parte alta delle vie respiratorie ostruite. Riniti, rino-sinusiti, poliposi nasali, infiam­mazioni delle adenoidi e tubo-timpaniti?

Un aiuto ad affrontare queste problematiche è il la­vaggio nasale.

Cosa si ottiene?

Se le vie respiratorie superiori sono libere, si ha un miglioramento della respirazione e si favorisce un’attenuazione della tosse notturna. Il naso è infatti un filtro molto importante, spesso sottovalutato, per una corretta respirazione: l’aria viene depurata dalle particelle più voluminose pri­ma di entrare nell’apparato respiratorio, tenerlo pulito ci permette di avere una maggiore resistenza alle patologie ad esso relative.

Come pulire il naso?

Consigli per affrontare la situazione, al fine di pulire il naso ai bambini piccoli.

La posizione aiuta molto

  • Bambino seduto sulle nostre ginocchia con la schie­na contro la nostra pancia, leggermente chinato all’indietro. In questo modo puoi tenerlo con una mano e con l’altra inserire la soluzione in ognuna delle narici, girandogli la testa. Puoi anche soffiargli il naso facendolo stendere a pancia in su e sollevan­dogli la testa con un cuscino.
  • Quando i bambini sono piu’ grandi (piu’ di sei me­si) è difficile soffiargli il naso. Il trucco: avvolgere il bambino in un asciugamano per tenergli ferme le braccia, così dovrai tenergli solo la testa. “Da fa­re solo in caso di necessità”. Bisogna evitare di far piangere il bambino!

Pulire bene il naso ma senza esagerare: poche volte, eseguire con piccole astuzie e nel momento giusto.

  • Soffiare troppo forte o troppo spesso il naso a un bambino produce l’effetto inverso a quello deside­rato!”.
  • Ai neonati bisogna pulire il naso al massimo due volte al giorno e solo se cola”.
  • Per i bambini più grandi, un lavaggio del naso 2 o 3 volte al giorno è sufficiente. Per quanto riguarda la quantità, questa dipende dai sintomi (non occorre una dose di fisiologica per narice per un bambino poco raffreddato!), sappi, però, che mettere 2 o 3 gocce di soluzione nelle narici non serve a niente.
  • “La soluzione servita per il lavaggio non esce neces­sariamente dal naso; se viene ingoiata, lo scopo è creare un flusso”.
  • “Non utilizzare gli aspiratori nasali in un neonato con meno di 4-5 mesi” e anche dopo, riservali solo in caso di vera e propria ostruzione nasale. Gesti troppo aggressivi irritano le mucose nasali.
  • Un’astuzia consigliata per pulire bene il naso al bambino senza crisi di pianto: con la porta del ba­gno chiusa, riempire la vasca con acqua molto calda e, una volta formatosi il vapore sui vetri, restare 10 minuti con il bebè. “È efficace per liberare le vie aeree superiori”.
  • Pulire le narici del piccolo con l’ovatta imbevuta nella fisiologica (aiuta in caso di lievi raffreddori) ma in caso di importanti ostruzioni può aiutare a far starnutire; un bambino che starnutisce è un bambi­no che si soffia il naso! Pulire il naso prima dei pasti e non dopo, altrimenti c’è il rischio che vomiti. L’ideale è dopo il bagnetto, perché l’umidità avrà fluidificato le secrezioni.

Fialetta fisiologica o irrigazioni nasali

Questa modalità di lavaggio è consigliata da utiliz­zare con i neonati. Lavaggio nasale profondo (da utilizzare se ci sono molte secrezioni).

Posizionare il bambino a pancia in su, non ruota­re la testa di lato, ma tenerla dritta (per evitare che l’acqua finisca nell’orecchio medio), se possi­bile chiudere delicatamente la bocca del bambino. Spruzzare tramite fialetta di soluzione fisiologica (o siringa, senza ago), evitando gesti troppo violenti. In questo modo si riesce a far espellere il muco dal naso. Inoltre aspirando l’aria attraverso il naso il bambino riesce indirettamente a pulire la zona della rinofaringe.

Rinowash

Come funziona il Rinowash? L’apparecchio aereo­sol a cui viene collegato determina il diametro delle particelle e a sua volta la zona che esse raggiungo­no. Rinowash scompone in particelle la fisiologica o il farmaco e in forma vaporizzata pulice le mucose nasali. Il rumore dell’apparecchio areosol spaventa il bam­bino? Rhino Clear Mobile: elimina la rumorosità tipica dell’Aerosol, portatile, utilizzabile sia con la fisiologica che con i farmaci.

Altro

Esistono anche gocce nasali (che però hanno scar­se indicazioni, dato che vengono disperse e de­glutite facilmente). Inalazioni caldo-umide (atten­zione perché hanno un effetto iperemico locale e quindi aumentano l’infiammazione delle mucose). Spray nasali (indicati nel trattamento del complesso osteo-meatale, l’osso laterale e frontale del naso).

Inalazione di fisiologica con mascherina ed areosol

Umidificare le vie aeree è di fondamentale impor­tanza al fine di permettere un buon funzionamento delle ciglia presenti sulla parete delle vie respiratore.

Utilizzo dell’areosol e la scelta dell’apparecchio

La scelta del migliore accessorio per l’Aerosol, in­fatti, dipende dalle esigenze specifiche, dato che es­si sono strettamente legati al distretto dell’apparato respiratorio che si vuole raggiungere con i farmaci specifici. Con il boccaglio o la mascherina si raggiunge infatti la parte bassa dell’albero bronchiale. Con Rinowash o doccia nasale micronizzata si raggiungono invece solo le vie respiratorie superiori.

Soffiare il naso in maniera corretta

  1. Posizionare un fazzoletto al naso, chiudendo una narice.
  2. Prendere bene l’aria dalla bocca.
  3. Chiudere bene la bocca senza lasciar uscire l’aria.
  4. Poi soffiar fuori l’aria senza aprire la bocca, come per spegnere le candeline.
  5. Ripetere la sequenza chiudendo l’altra narice.

Semplici giochi per imparare a soffiare il naso

  • Munirsi di una pallina da ping pong e di una scato­letta di cartone. Porre la pallina al centro del bordo del tavolo e posizionare dall’ altro lato del tavolo la scatola di cartone, come se fosse la porta di un campo di calcio. Il gioco consiste nel soffiare con il naso contro la pallina indirizzandola verso la porta di cartone per fare goal. La mamma e il papà devono iniziare poichè devono come sempre fornire il modello corretto al proprio piccolo. Si può poi fare una gara coinvolgendo ov­viamente il bambino: vince chi fa più goal. Dopodi­ché quando serve che si soffi il naso basta ricordar­gli di fare come durante il giochetto della pallina.
  • Un altro gioco divertente è quello di far volare tan­ti pezzettini di carta leggera, magari colorati, o di varie forme, chiudendo la bocca e soffiando con il naso. Diciamo che come ogni cosa esistono tanti metodi per insegnare ai bambini nuove cose, l’im­portante è coinvolgerli e motivarli soprattutto se si rifiutano di provare. Sul nostro esempio i bambini poi sono spinti a provare!

Come affrontare l’ostruzione delle vie respiratorie inferiori?

Alcune volte banali problematiche delle vie respirato­rie superiori possono peggiorare e coinvolgere le vie respiratorie inferiori. Le patologie più comuni che coinvolgono i polmoni so­no la bronchite, la polmonite e la bronchiolite.

Per far fronte a queste problematiche oltre ad una adeguata cura farmacologica (in forma orale o attra­verso le inalazioni: a secco o tramite aerosol) si può intervenire ed aiutare la mobilizzazione delle secre­zioni attraverso la fisioterapia respiratoria, attraverso l’applicazione di manovre specifiche.

Aerosolterapia:

Modalità di somministrazione dei farmaci che sfrut­ta le proprietà dei tessuti del sistema respiratorio per consentire un rapido accesso nel circolo emati­co.

Inalazione a secco

È importante utilizzare le bombolette pressurizzate abbinate ad uno spaziatore antistatico (VORTEX). Lo spaziatore ha lo scopo di rallentare la velocità, aumentando il tempo disponibile per l’inalazione e riducendo la possibilità che il farmaco si ferma nell’orofaringe (gola). L’interfaccia puo’ essere un boccaglio o una maschera.

Tecnica corretta di esecuzione:

  • Togliere il coperchio di protezione ed agitare bene la bomboletta
  • Tenere la bomboletta in verticale con il boccaglio in basso, attaccare la bomboletta allo spaziatore
  • Espirare profondamente e lentamente
  • Tenere lo spaziatore 3-4 cm dalla bocca
  • Iniziare ad inspirare lentamente ad inspirazione appena iniziata attivare l’erogatore senza interrompere l’inspirazione
  • Trattenere per alcuni secondi il respiro
  • Espirare lentamente
  • Attendere 1 minuto prima di erogare una seconda dose

Inalazioni umide o nebulizzatori:

La nebulizzazione del farmaco o della soluzione fi­siologica può avvenire attraverso ultrasuoni o mec­canicamente (effetto Venturi), sono applicabili a qualsiasi fascia d’età e a qualsiasi patologia.

La nebulizzazione della acqua fisiologica 0,9% può aiutare invece l’idratazione delle mucose, fonda­mentale per favorire e facilitare la pulizia mucoci­gliare, inoltre la presenza del sale aiuta e ha effetto antinfiammatorio delle mucose.

Tecnica di respirazione: respirare normalmente, non troppo rapidamente e senza pause.

Dopo l’utilizzo è fondamentale pulire e disinfettare!

Considerazioni generali:

  • Per permettere alle mucose respiratorie di ritornare ad un attività funzionale normale devono passare almeno 3 / 4 settimane.
  • Se il bambino va all’asilo nido è piú esposto ad un nuovo contagio (data la situazione cagionevole) o ad una ricaduta. Quindi se possibile tenerlo a casa e inoltre è importante una buona prevenzione.
  • Per idratare bene la mucosa è importante bere molto: ca 1,5 / 2 litri nell’arco di una giornata.

Risi Sara,

Fisioterapista specializzata in pediatria